Al mio funerale
vestirò di bianco.
Ci sarà un’arpa e
un coro sbilenco
canterà le mie rime,
spogliando le rose,
sfogliando le spine,
per gettarle in pasto al fiume
insieme con le piume ormai distrutte
che furon le mie penne
e che quel mattino torneran tra le stelle.
Sarà mattina, sarà celeste il cielo,
sarà vestita di primavera la terra,
sarà una festa a togliermi il velo.
Ci sarà un’arpa
e ci sarà l’arcobaleno,
e ci sarà anche un orizzonte calmo sul mare
al mio funerale.