Poetry

by Marta Gazzola

tubino

Accendo una candela.
In penombra metto a fuoco il nodo
che blocca la trama
e la fa sembrare una linea
là dove invece tessevo la liana.

Chiudo gli occhi
e sogno un ago che mi punge
ma invece del sangue
sgorga un filo di lana, rosso:
come tutti, faccio quel che posso
e imbastisco, e provo e riprovo finché riesco
ad essere a misura
della mia fantasia più sincera.

Si è spenta la candela.
È una mattina coi fiocchi
e io ricamo la mia fantasia
mentre si avvera.

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