#68 ritornello storico

Quando gennaio si colora
d’autunno, e non è gelido il cielo ma
camino acceso, è spesso un tramonto
ad ingannar il tempo.

Qualcosa è cambiato. Una ferita guarita
mi riporta al tempio che quell’anno crollò
e mentre sale la nebbia, come una pioggia
terrena, piove in me il ricordo della primavera.

La Luna è ferma sulla bilancia.

Chiamo per nome la mia Epifania, tre
giorni dopo il nostro nuovo accordo, e
con il nove sigillo la mia nuova passione:
la nebbia ha la forma del mio buonumore.

La Luna è ferma sulla bilancia.

Sciolgo i punti di un futuro già
incredibilmente lontano, leggo l’ora
sul campanile che indica il centro:
è notte e il mio cuore batte a ritmo di sogno.

La Luna è ferma sulla bilancia.

Respiro lenta, cambio senso e direzione,
volgo le spalle al presente ed è
blu il foglio su scrivo impaziente:
tramontate le stelle, cosa resta
a bloccare il destino?

Mi risponde il cielo con un filo dorato:
non c’è guadagno senza steccato.
Mi risponde il camino col suo fuoco tremante:
brucian in me le carte e le porte ma le spade,
le spade cambian soltanto i contorni.

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