Passeggiavo
tra cortili nascosti
inutilmente belli,
ricchi fiocchi su pacchetti
preziosi,
da scoprire
in un istante soltanto
per andare poi oltre
un portone scuro
grande
più del mondo,
ritrovarsi persi
tra meraviglie mai viste,
cianfrusaglie, ricordi, una finestra
aperta sul profumo d’autunno
e una ragazza,
seduta
a sorseggiare del tè
per scaldarsi le mani,
sorriderle,
ricordarsi di tornare
anche domani.