Sulle spalle mi porto
il peso della meraviglia.

La schiena cede.
La pancia ritrova
la propria forma.

Le parole si sciolgono,
il nodo già scende, risale un tono
che canta il miracolo.

Tra i miei passi le impronte
delle strade di ieri
veloci si mescolano
per riscriverne i giorni.

  Sul ritmo di un battito
le mie mani si dondolano,
accarazzan la luce
dall’alba al tramonto,
nella notte cullano
il mio nuovo mondo.

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