Cerco un gesto elementare,
una parola come un verbo

andare
oppure centrare

Cercavo il gusto del giornale
ma non trovavo che la voglia

d’andare
magari di entrare

in un fiore che sboccia

ma era inverno
e sotto la doccia
cantavano ancora le vecchie note
canzoni tristi, canzoni orfane.

Mi vesto color pavone,
giro le pagine come una ruota,
volto le spalle a una strada chiusa.
Mostro le penne al vento che cambia
e riscrivo da capo tutta la storia.

Nell’ultimo sbaglio
era nascosto uno sbadiglio.

Si fa più fitta la mia trama
e io sorrido mentre di nuovo sogno
mille miliardi di versi di gioia e
una parola

d’amore.

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