Tra il rumore dei tacchi
e lo scorrer dell’acqua
nel giocar degli specchi
ho perduto il ritmo.
Siamo arrivati terribilmente in ritardo.
Ma adesso sappiamo che siamo
vivi oltre ogni spazio, oltre ogni tempo.
E allora perché rinunciar a questo momento?
E così oggi, per l’ultima volta,
ho pensato ai miei pensieri e non
alla vita
che morendo rinasceva
diversa da ieri sera.
Poi ho scordato tutto.