Sono impassibile, dalla nascita in poi
imperturbabile, da sola oltre a voi.
Mi sento invincibile, ma emozionabile e
son contagiose le emozioni
quando, in agosto, m’ammalo di tuoni
e quando, a febbraio, con l’influenza,
provo a capire come fare a far senza.
Le sento, a volte, come mozioni
pretendere ascolto e guidare le azioni.
Vengono in pace, felici e contente
oppure tristi, feroci, irruente!
Son passi di danza, di danze lontane,
che io non conosco ma provo a ballare,
e imparo pian piano che, a modo mio,
so ballar bene, posso ballare anche io.
Imparo agli specchi, agile e ferma,
studio le luci e ne proietto i colori.
Mi riconosco, in quei movimenti,
e cambio i miei passi
e son oltre i venti.
Questa poesia fa parte della raccolta RICORDI NELL’ETERNA ETÀ.